Sabato 18 gennaio 2025 avremo il piacere di ospitare in Italia lo Stage Internazionale di Qwan Ki Do diretto da Su Vinh Maï Lan PHAM, figlia del nostro amato Maestro e suo diretto successore testamentario insieme al fratello Su Bao Xuân Tam PHAM.
Lo stage si svolgerà a Crema presso il palazzetto Donati De Conti in via Toffetti con il seguente programma:
•11:00-12:30 QKD Juniores (13-17 anni) e Adulti
•15:00-17:00 QKD Juniores (13-17 anni) e Adulti
•17:15-18:30 QKD corso specifico Cinture Nere
QWAN KI DO
Il metodo Qwan Ki Do è stato fondato dal Maestro vietnamita Pham Xuan Tong ed è il frutto di tutta una vita di ricerche ad opera di uno dei maggiori esperti di arti marziali in Occidente. Il maestro PHAM Xuan Tong ha, infatti, beneficiato in tenera età degli insegnamenti del Monaco cinese CHAU QUAN KY che lo ha designato come successore testamentario della Scuola Shaolin Wo Mei e ha fatto altresì tesoro degli insegnamenti dello zio Maestro Pham Tru e di altri famosi maestri vietnamiti arrivando ad una sintesi che, nel Qwan Ki Do, trova anche un omaggio al suo primo Maestro, ricordandolo foneticamente nel nome. Oggi il Qwan Ki Do è riconosciuto dal Vietnam ed attraverso la International Qwan Ki Do Federation è diffuso in più di 30 paesi nel mondo tra i quali Cina, Usa, Canada, India, Marocco, Francia, Inghilterra, Italia, Germania...
— Il Maestro Pham Xuan Tong
Il Maestro Pham Xuan Tong è nato il 17 luglio 1947 in Vietnam a Ninh Binh. E' all'età di dieci anni che conosce l'uomo che cambierà la sua vita e che lo avvicinerà all'infinito mondo delle Arti Marziali: il Maestro Chau Quan Ky, un venerabile monaco arrivato in Vietnam dalla Cina. Dall'età di quattordici anni, unitamente al Kung Fu, il giovane Tong apprende le nozioni di medicina tradizionale cinese e beneficia degli insegnamenti dei maestri vietnamiti Phan Thanh Su, Long Ho Il Maestro Pham Xuan Tong Hoi, Le Van Kien oltre che dello zio Pham Tru che gli permetteranno di perfezionare e di arricchire ulteriormente il suo bagaglio di conoscenze. Nel 1966 diventa Istruttore di Arti Marziali e di Sport presso l'Istituto di Tecnologia Don Bosco a Go Vap e poi al liceo Chan Phuoc Liem. Viene anche selezionato nella squadra degli allenatori nazionali e, a all'età di 21 anni, supera l'esame di Cintura Nera 5°Dang. Nel 1968 il Maestro Tong raggiunge la Francia dove, grazie alla sua competenza e perseveranza, viene ben presto considerato uno dei più grandi esperti di Arti Marziali Vietnamite in occidente. Nel 1973 fonda, insieme al Consiglio dei Maestri Vietnamiti, il movimento Viet Vo Dao di cui viene nominato Direttore Tecnico Internazionale; manterrà la carica per otto anni circa raggiungendo il grado di Cintura Nera 8° Dang. Nel 1981 decide di abbandonare la carica di Direttore Tecnico Internazionale del Viet Vo Dao per dedicarsi alla sua Scuola, dedicandosi così al compito affidatogli dal Maestro Chau Quan Ky.
— Venerabile Maestro Chau Quan Ki
Il Maestro Chau Quan Ky nasce nel 1895 nella provincia di Quang-Chau in Cina e, molto giovane,avendo perduto il padre, viene affidato per la sua educazione allo zio, un venerabile monaco. La sua famiglia appartiene al ceppo etnico degli Hakka, raggruppato nel sud della Cina. Questa etnia si distingue tra le popolazioni cinesi, per costumi, lingua e per lo spirito di clan. Gli Hakka praticano lo He Phai, uno stile di Kung Fu che predilige l'utilizzo delle tecniche di mano abbinate a spostamenti repentini e veloci schivate. Questo stile è influenzato dallo Shaolin Wo Mei ed è all'origine dello stile della mantide religiosa.
Solo i grandi maestri assicuravano la trasmissione di queste specialità ed il Maestro Chau Quan Ky, potè apprendere lo He Phai, gli stili Shaolin Nam Pai e lo O Mei Pai. Lo He Phai fa la sua apparizione in Vietnam nel 1936 a Tra-Vinh (sud del Vietnam) con l'arrivo del Maestro Chau Quan Ky. Si narra che durante una festa di paese alcuni maestri cinesi si fossero esibiti con scarsi risultati e, per difendere l'immagine del Kung Fu cinese il Maestro Chau Quan Ky, che aveva assistito alla dimostrazione da spettatore, si esibì a sua volta lasciando di stucco i maestri vietnamiti presenti. Fu così che stabilitosi in Vietnam potè aprire due scuole, una a Cho Lon e una a Gia Dinh (nel 1958).
Da questo centro iniziò il suo percorso il giovane Pham Xuan Tong e precisamente nella pagoda di Phu-Nhuan, denominata vo duong "Ho Hac Trao" (scuola del'artiglio della tigre e della gru bianca).
— I 10 Principi del Qwan Ki Do
1 – Raggiungere l'alto livello tecnico del QWAN KI DO, coltivando le nozioni di sforzo, perseveranza, fiducia in se stessi, rispetto per gli altri, nello spirito ancestrale della nostra arte marziale.
2 – Forgiare il corpo e la mente per sé e per gli altri.
3 – Praticare le virtù morali che sono alla base del QWAN KI DO: Rettitudine dell'anima, Probità, Gratitudine, Semplicità, modestia, tolleranza.
4 – Sviluppare il QWAN KI DO secondo le nobili e secolari tradizioni tramandate di Maestro in Maestro, non tradire mai questo stato d'animo con la meschinità individuale che tenta di seminare calunnie, divisione o dissenso nel metodo.
5 – Coltivare il concetto di rispetto verso gli insegnanti, i leader e lo spirito fraterno tra loro membri.
6 – Considerare la pratica del combattimento di Arti Marziali o delle aggressioni libere come mezzo di progresso e non fine a se stesso.
7 – Usa l'Arte Marziale solo per difesa personale, rispetta tutti gli stili degli altri
metodi.
8 – Applicare rigorosamente le norme stabilite dall'alta autorità del QWAN KI DO.
9 – Praticare la frequenza regolare alle lezioni, rispettare la nozione di igiene e le condizioni di ammissione al club di QWAN KI DO.
10 – Accettare le sanzioni e le decisioni delle autorità ufficiali del QWAN KI DO.
In caso di mancato rispetto di uno dei 10 principi fondamentali mi impegno e accetto di rinunciare al titolo e al grado assegnatomi al QWAN KI DO.
— Il Simbolo del Qwan Ki Do
Il simbolo del Qwan Ki Do è il drago che tutti i praticanti portano sul petto e che rappresenta lo spirito cavalleresco e valori come la rettitudine d'animo la determinazione la purezza, l'altruismo.
Il primo cerchio rappresenta l'universo, l'infinito, il Vo Cuc. Il secondo cerchio rappresenta il cerchio della vita, il Thai Cuc.
La maschera si compone di 5 parti: 1) La parte superiore, il casco del ve-si, il cavaliere, con al centro il terzo occhio che rappresenta la chiaroveggenza, l'intuizione.2) Gli occhi rappresentano la rettitudine, l'energia. 3) Il naso, la respirazione. 4) La bocca, grande ed aperta, rappresenta il coraggio e la perseveranza nello sforzo. 5) I denti rappresentano la forza.
Se si considera che il verde e il blu nella pittura tradizionale vietnamita sono un unico colore, il drago è raffigurato con i cinque colori del Vietnam:
Bianco: purezza; Nero: determinazione; Giallo: lucidità, chiaroveggenza, generosità Rosso: coraggio, combattività; Verde e blu: volontà, bontà, speranza.
— Le discipline
« Lorsque le mental est bien, l'énergie est bien et le corps est bien Lorsque le mental est en souffrance, l'énergie est perturbée et le corps est malade ».
Thày Chưởng Môn PHAM Xuân Tong
Gli esercizi e le sequenze gestuali di Tâm Thể
Questi esercizi e sequenze gestuali di benessere, i "Tâm Thể", vengono spesso assimilati ad una forma di espressione corporea, alla ginnastica dolce o più semplicemente al T'aï Chi, dato il suo aspetto gestuale lento, fluido, privo di qualsiasi tensione. Ma questa osservazione non ne riassume il reale contenuto.
Le Cổ Võ Đạo o Armi Tradizionali
Lo studio delle armi tradizionali, Cổ Võ Đạo, è parte integrante del programma ufficiale di insegnamento del Qwan Ki Do. All'interno del Club, durante i corsi di formazione Cổ Võ Đạo, il praticante può scoprire o migliorare nel maneggio di diverse categorie di armi: Armi tradizionali in legno, Armi affilate tradizionali, Armi articolate tradizionali, Armi da lancio tradizionali, Utensili agricoli
Vũ Lân - La danza del leone e dell'unicorno
La Danza dell'Unicorno o del Leone è quella più comunemente eseguita e conosciuta, e spesso viene erroneamente chiamata "Danza del Drago". L'unicorno è composto da una testa e da un vestito multicolore lungo circa 3 metri, che rappresenta il corpo dell'animale. Per metterlo in moto bastano 2 persone, una nella "testa", l'altra nel "corpo". Anche qui si balla al ritmo del Tam Tam e delle percussioni degli ottoni. Va notato che, come tutte le danze tradizionali, la danza dell'unicorno è molto codificata, e che i passi dell'unicorno richiedono da parte dei ballerini, una conoscenza approfondita dei ritmi dell'orchestra, nonché la manipolazione della testa del manichino , per fargli eseguire, oltre ai movimenti, anche i movimenti della testa, delle orecchie e della bocca...tutto ciò comporta un intenso allenamento, sia fisico che artistico.
— La specificità tecnica del Qwan Ki Do
Per la sua duplice origine, il Qwan Ki Do presenta una grande ricchezza tecnica.
Troviamo nel programma di questo metodo: attacchi con pugni e piedi, parate, proiezioni, tecniche di presa e percussione comuni a tutte le arti marziali. Ma l'originalità del Qwan Ki Do risiede nell'applicazione di due principi:
La teoria dell'approccio Thuật Cận Chiến.
Principio delle Polarità: Âm & Duong o Cương Nhu Tương Thôi l'incessante armonia tra forza e flessibilità.
La teoria dell'approccio "Thuật Cận Chiến".
Proveniente da un vecchio manoscritto sull'arte guerriera vietnamita del passato, "Dĩ đoản thắng trường – Dĩ nhu thắng cương" questa teoria favorisce la mobilità, i movimenti flessibili e circolari, la velocità delle tecniche furtive, varie tecniche di movimento e il potente colpo finale in finalità.
Concretamente si traduce: Durante l'attacco, mediante movimenti furtivi, spesso impercettibili, accompagnati da tecniche delle mani volte ad abbassare il livello di vigilanza dell'avversario (es. Vĩ Thủ Khai Công).
Durante il contrattacco, ricevendo l'attacco si utilizzano tecniche furtive per ingannare la vigilanza dell'attaccante e poi sferrare di sorpresa gli attacchi finali.
Il praticante dispone quindi di tutta una serie di tecniche di pugni, piedi, spazzate, proiezione, presa e immobilizzazione che gli permettono di concludere rapidamente il suo attacco.
Tecniche di rottura nel Qwan Ki Do
Uno di questi mezzi presenti nel Qwankido è il Công Phá, ovvero il metodo che permette di verificare la validità e l'efficacia delle tecniche attraverso la rottura di un materiale o la resistenza ad una forza. Công Phá si basa su due componenti che sono da un lato l'uso della forza fisica (Ngoại Lực) e dall'altro l'espropriazione del potere energetico (Nội Lực).Il Ngoại Lực utilizzato nelle arti marziali non è altro che il frutto di un lavoro fisico e meccanico legato all'apprendimento e alla ripetizione dell'esercizio gestuale. Questo lavoro rimane dipendente da un'adeguata gestione dell'energia interna Nội Lực. Lo sviluppo di Ngoại Lực richiede una formazione molto rigorosa e specifica:
Oltre all'aspetto spettacolare e alla valutazione dell'efficacia, l'obiettivo ricercato nella maggior parte dei metodi di arti marziali, proprio come nel Qwankido, è quello di offrire al praticante che ha raggiunto un livello relativamente alto di testare la reale potenza dei suoi colpi senza rischio di danni. a se stesso o ad altri.
Se il Công Phá compare nell'esame per il passaggio al grado di cintura nera e gradi superiori nel Qwankido, è perché il praticante possa prendere piena consapevolezza dei propri mezzi e dei propri progressi. Ciò non è in alcun modo fine a se stesso. La rottura di tegole, assi, mattoni, blocchi di ghiaccio o altro, deve essere considerata come un mezzo implacabile per valutare la potenza effettiva del praticante e, lungi dall'alimentare la sua vanità e il suo orgoglio, per metterlo faccia a faccia con se stesso.
Le Tecniche degli animali
Le arti marziali tradizionali asiatiche comprendono un numero significativo di tecniche, sistemi di combattimento e allenamenti riferiti al regno animale. In generale, nel programma Qwan Ki Do, troviamo principalmente le tecniche della Scimmia "Hâu", le tecniche della Tigre "Hổ", le tecniche dei serpenti "Xà", le tecniche della mantide religiosa "Đường Lang" , le tecniche del Drago "Lungo", le tecniche dell'orso "Hùng". Inoltre, troviamo anche altre forme di tecniche zoomorfe nella pratica degli "antichi Quyên" come le tecniche del corvo "Quạ Ô", le tecniche del sorpione "Cáp Ma", le tecniche della fenice "Phuợng", le tecniche del cervo "Sơn Dương". , tecniche dell'oca "Áp Hình"…
"Il segreto della saggezza non è la saggezza stessa ma il cammino che vi conduce. Il cammino è lungo le radici sono amare ma il frutto è dolce!" Thày Chưởng Môn PHẠM Xuân Tòng
I.Q.K.D.F. - L'Organisation Mondiale du Qwan Ki Do
— International Qwan Ki Do Federation
La missione della federazione internazionale è organizzare, controllare e coordinare tutte le attività competitive di Qwan Ki Do a livello internazionale, continentale e globale. Il suo obiettivo è anche lo sviluppo e la sostenibilità del QWAN KI DO sia in termini di valutazione dei gradi, programmazione tecnica, etica e formazione (corsi, dimostrazioni, conferenze, pubblicazioni, ecc.), è l'unica Federazione Internazionale, riconosciuta il Maestro Fondatore del QWAN KI DO, Thày Chưởng Môn PHAM Xuân Tong.
— Il Direttore Tecnico Nazionale
Il Maestro Davide Migliore, Cintura Nera 6° Dang, nasce a Milano dove all'età di 12 anni, inizia il suo percorso marziale all'Interno della Scuola Qwan Ki Do dove riscontra subito quei sani valori che rappresentano la vera ricchezza delle Arti Marziali: le preziose abitudini, il rispetto per il Maestro, i compagni ed il luogo di allenamento, l'amicizia disinteressata e la coesione di un gruppo che sarebbe diventato una seconda famiglia.
Ben presto inizia ad affermarsi nelle competizioni di combattimento nazionali ed internazionali (Campione Europeo Juniores, Tolone 1991), confermando una naturale predisposizione nel coniugare tecnica, qualità atletiche e spirito combattivo. Qualità, queste, che nel 1992 lo porteranno ad essere selezionato nella Nazionale Italiana di combattimento. Nel 1994, anche se giovanissimo e neo promosso Cintura Nera, ha l'onore di rappresentare l'Italia al Campionato del Mondo di combattimento (categoria assoluti, da Cintura Nera a Cintura Nera 4° Dang) dove vince tutti gli incontri contribuendo al secondo posto finale dell'Italia.
Nel 1995 ottiene il grado di Cintura Nera 1° Dang ed inizia ad alternare i successi nelle competizioni nazionali, sia di combattimento che di tecnica, alle prime esperienze nell'insegnamento. Davide, dunque, si cimenta nel ruolo di istruttore con passione e tenacia, approfittando anche di stage e campi estivi, dove i giovanissimi praticanti iniziano ad abbracciare lo spirito formativo ed educativo della scuola marziale. L'8 aprile 2000, in occasione del Campionato Europeo di combattimento, è di nuovo protagonista sul "quadrato di gara" con la Nazionale, laureandosi Campione d'Europa di combattimento.
Negli anni successivi si dedica all'insegnamento restando nella squadra che nel 2003 vincerà il Campionato Mondiale di combattimento.
Nel 2021 il Maestro PHAM Xuân Tong, fondatore del Metodo Qwan Ki Do, lo nomina Direttore Tecnico Nazionale e Delegato IQKDF per l'Italia.